Le parole di Marco Baroni in conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Torino, sfida valida per la 6ª giornata di Serie A
Dopo le due sconfitte consecutive contro Atalanta e Parma, il Torino torna in campo e fa visita alla Lazio. Partita da ex per Marco Baroni, che si gioca la panchina in quello che è stato il suo stadio lo scorso anno. Alla vigilia del match, l’allenatore granata ha parlato in conferenza stampa. Personalizzato per Anjorin e solo terapie per Ismajli: questa la comunicazione della società prima dell’inizio della conferenza stampa.
La conferenza stampa di Baroni
Come sta la squadra dopo Parma? Ieri il presidente ha un po’ rasserenato l’ambiente?
“Abbiamo lavorato duro, siamo dispiaciuti per il risultato, avvenuto con una prestazione di squadra dove abbiamo subito due reti su due palle inattive, sono gli unici due tiri che il Parma ha fatto. Dobbiamo fare di più, lo sappiamo, chiaro che il presidente sia il primo punto di riferimento e per la sua vicinanza posso solo ringraziarlo”.
Sente la fiducia da parte della società?
“Tutti sapevamo dell’inizio di campionato complicato per il calendario, dato che incontreremo sei delle prime sette. Stiamo lavorando uniti insieme per costruire, sapendo di avere partite difficili e dobbiamo trovare in queste partite forza e solidità, l’energia”.
Le voci su un possibile cambio in panchina la infastidiscono?
“Lo scorso anno sono cambiati il 90% degli allenatori rispetto a quello prima, stavolta il 60%. Un riferimento per tanti come Klopp, che nei 24 anni ha cambiato solo due squadre e questo in Italia non potrebbe avvenire. Io sono concentrato solo sul lavoro e sul Torino”.
Senza Ismajli si andrà con una difesa a tre o a quattro?
“Abbiamo lavorato sul reparto ma pure sull’organizzazione difensiva di tutta la squadra. Serve attenzione, la squadra è stata brava a livello difensivo nell’ultima partita, basta guardare i dati, non basta e ne siamo consapevoli”.
Un altro problema è quello dei gol: possibili le due punte insieme?
“A Parma la squadra ha creato al di là dell’unico gol che abbiamo fatto. Siamo consapevoli che serva di più, stiamo lavorando su questo. Le due punte? Vediamo, è una soluzione”.
La reazione dei calciatori c’è stata? Ha visto negli occhi la voglia di ripartire?
“Sì, io questi occhi li ho visti già anche a Parma anche se non è stato sufficiente, il dolore della sconfitta ce lo abbiamo ancora addosso, la squadra ha lavorato con la consapevolezza di poter fare di più”.
Non è stata una settimana facile: come si affronta una partita così, con quale spirito, su quali tasti si batte?
“Lavoro, determinazione e convinzione, sono gli ingredienti”.
Che Lazio si aspetta e come ci arriverà il Torino?
“Ogni partita si gioca per fare risultato, siamo consapevoli di incontrare una squadra forte come la Lazio”.
Ilic non c’era a Parma per scelta tecnica: avete chiarito? Ci sarà?
“Sì, è convocato. Stiamo facendo un percorso e mi aspetto molto, quindi anche in allenamento, se non lo vedo devo usare strategie che sono verso una direzione, far capire la strada che ogni giocatore, per dare il suo apporto”.
Si aspettava che il calendario sarebbe stato così complicato?
“Asllani ha giocato quattro partite di fila ed erano anni che non lo faceva, lo stesso vale per Ngonge. Oltre alle difficoltà della partita c’è un percorso che i calciatori stanno facendo ma io vedo le potenzialità. Lì sta la nostra sfida”.
Come sta Zapata e come sta vivendo questo rientro?
“Duvan posso solo dire che è un giocatore centrato nella squadra, conosce i margini di miglioramento, solo con la consapevolezza si può ridurre il gap. Dal punto di vista umano c’è voglia di rientrare e vicinanza al gruppo”.

Io credo si stia materializzando la tempesta perfetta… squadra nata malissimo e messa in campo peggio. La società che crede di avere messo a disposizione del mister una rosa molto competitiva, giocatori sopravvalutati e senza un minimo di voglia e garra (a parte un paio). Nessun obiettivo sportivo, giocatori sempre… Leggi il resto »
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